Microsoft fa sul serio con gli HoloLens. Inizialmente previsti per un numero ristretto di sviluppatori, gli occhialini di mixed reality sono entrati all’interno delle aziende per accompagnare futuristici progetti di business. Certo, il vero banco di prova sarà quando la massa potrà mettere le mani sulla versione consumer ma per ora la casa di Redmond si concentra sulle modalità con cui migliorare un prodotto ad oggi unico. Anzi, l’annuncio della seconda generazione potrebbe essere inteso proprio come anticipo alla gamma per gli utenti finali, a data da definirsi. Quello che sappiamo è che gli HoloLens 2 monteranno un chip proprietario, per la prima volta nella storia di Microsoft. Si tratterà di un processore diverso dal solito perché focalizzato principalmente su capacità di Intelligenza Artificiale.
Grazie a una CPU del genere, i visori potranno analizzare con maggiore dettaglio l’ambiente circostante, per restituire un’interazione migliore tramite le app supportate. Nella pratica ciò comporterà tempi minori di risposta, visto che gli HoloLens attuali devono inviare e ricevere dal cloud le informazioni necessarie per l’elaborazione delle immagini. Ma non solo algoritmi: i dispositivi del futuro, che potrebbero essere lanciati non prima del 2019, avranno la possibilità di tracciare ogni singolo movimento della testa in maniera naturale, così come riconoscere i comandi vocali in linguaggio completo. Dopo la messa in vendita della Developer Edition e della Enterprise Edition (a quasi il doppio della prima), non si hanno notizie sulla Comsumer Edition ma a questo punto potrebbe non esservi mai, almeno non prima della prossima generazione attesa tra un anno e mezzo.