Servizi Wi-FI

Wireless ma As a Service: quando la gestione in cloud è più sicura

Oggi il 65% dei lavoratori è mobile. Crescono le aziende che vogliono un ambiente di lavoro completamente wireless: e se solo il 15% ha già raggiunto l’obiettivo, 4 aziende su 10 prevedono l’implementazione della tecnologia WLAN da qui ai prossimi due anni. Ma con l’affermarsi della IoT presto vivremo in un mondo nel quale tutto sarà connesso in chiave WiFi. Gli analisti di ZK Research fanno il punto

Pubblicato il 12 Ott 2016

Redazione TechCompany360

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Wi-FI da un lato e cloud dall’altro, le aziende stanno introducendo nuove logiche di accesso alle risorse. Questo a livello di front end e di back end. In sintesi, il concetto di soluzioni a portata di mano introdotto dalle tecnologie mobile viene esteso ai sistemi e alle applicazioni che, grazie ai modelli As a Service, offrono alle organizzazioni formule on demand e pay per use estremamente più interessanti e convenienti. Un modello che, per traslato, si applica alla perfezione alla Internet of Things.

A confermarlo gli analisti, che fotografano i trend iniziando a raccontare come oggi il 65% dei lavoratori sia mobile e passi il 35% del suo tempo lavorando fuori dalla sua sede di lavoro. Di fatto più di 8 aziende su 10 ( 82%) supporta l’utilizzo di dispositivi consumer sul posto di lavoro (Fonte: “Mobile Business Mobility” ZK Research 2016). Questo si traduce nella necessità di progettare e investire in ambienti di lavoro completamente wireless, incentrati sulle tecnologie WLAN (Wireless LAN). Sganciare i dipendenti dalla scrivania cablata, infatti, contribuisce a migliorare la collaborazione e a snellire i processi aziendali, ma anche a ridurre i costi e a guodagnare in flessibilità.

Il panel, intervistato in merito a quali sono le priorità applicative rispetto all’uso delle reti Wi-FI nel corso di quest’anno, ha risposto, quasi a pari merito, l’accesso ai dipendenti (66%) e l’accesso agli utenti guest (63%), seguito dall’accesso alla posta elettronica (59%), dall’accesso al BYOD (41%) e dall’accesso a supporto delle conferenze web (37%).

La IoT avanza e in futuro tutto sarà connesso in chiave Wi-Fi

Ciò che è indubbio è come la tecnologia wireless LAN (WLAN) sia rapidamente cresciuta nell’ultimo decennio, molto più di quanto non abbia fatto quella cablata, tant’è che oggi la velocità delle WLAN è ormai equivalente a quella delle reti tradizionali. Insomma, le WLAN sono pronte per diventare reti di accesso primarie ma, considerando che con l’affermarsi della IoT presto vivremo in un mondo nel quale tutto sarà connesso, la maggior parte degli oggetti intelligenti, detti endpoint, avrà una chiave WiFi.

Questo sviluppo inaugura nuove opportunità di servizio. La rete wireless, infatti, fornisce sia la connettività che le informazioni critiche contestuali delle risorse che accedono alla rete come, ad esempio, l’ubicazione e l’identità. Si tratta di informazioni preziose, che possono essere utilizzate non soltanto per monitorare l’andamento dei servizi ma anche per potenziare modalità di ingaggio e di coinvolgimento.

Terziarizzare il Wi-Fi, affidandolo al cloud

La domanda che si fanno le aziende non è tanto sul senso di un ambiente di lavoro completamente wireless ma su come impostare la quantità di access point che fungono da abilitatori della connessione Wi-Fi. Il tema, infatti, è che per la gestione delle WLAN per anni si sono utilizzati a livello di back end i controller, ovvero appliance fisiche o virtuali on-premise, deputate a gestire tutte le operazioni associate agli access point locali. Se è vero che i controller sono soluzioni ideali in ambienti ad alta densità, dove ci sono con centinaia o addirittura migliaia di access point, per le realtà distribuite, caratterizzate da pochi access point, il WiFi gestito tramite controller non è la più efficiente, rivelandosi spesso complessa e costosa. La risposta oggi è affidarsi al cloud: il WiFi gestito nel cloud, infatti, permette alle aziende di acquistare solo gli access point, evitando di dover investire in controller e server di gestione. Questo porta massima scalabilità e flessiiblità nelle architetture di rete wireless perché un’azienda che sceglie una soluzione in cloud può iniziare anche con un solo access point per poi crescere fino a centinaia o addirittura a migliaia di dispositivi senza alcun limite di gestione.

La sicurezza del wireless sulle nuvole? È comunque bimodale

Come segnalano gli analisti, dal momento che nelle soluzioni cloud tradizionali la sicurezza non offre funzionalità avanzate, limitandosi alla sola autenticazione di base, è consigliabile affidarsi a funzioni di sicurezza avanzate, integrate direttamente nell’hardware dell’access point. Si tratta di un approccio bimodale: una parte della gestione del Wi-Fi è in cloud mentre una parte di gestione della sicurezza è fisica. L’unico prerequisito e aggiungere memoria e capacità di elaborazione ai dispositivi, abilitandoli a svolgere funzioni di sicurezza in tempo reale direttamente nel perimetro della rete e non nel cloud o nella LAN aziendale. In un access point, infatti, è possibile integrare:

  • Intrusion prevention system
  • Antimalware
  • Web URL Filtering
  • Application Control
  • Protezione botnet

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