Gli attacchi informatici subiti fino a oggi sono poca cosa rispetto a quanto è destinato ad arrivare in un prossimo futuro. L’allarme arriva da SonicWall, basandosi sul proprio rapporto 2019 sulle cyberminacce, che nel corso del 2018 ha rilevato 10,52 miliardi di attacchi a livello mondiale e 1,64 miliardi nella sola Europa (+ 23% rispetto all’anno precedente). Un trend paurosamente in crescita, che dal 2016 a oggi è aumentato del 33,4%.
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SonicWall: “prepariamo i partner in attesa del Big Bang”
«Dobbiamo attenderci attacchi di forte impatto prossimamente – avvisa Bob Vankirk, Chief Revenue Officer di SonicWall -, una sorta di Big Bang frutto degli aumentati attacchi e della loro pericolosità, ma anche delle crescenti tensioni tra i Paesi a seguito dei precari equilibri politici internazionali. Una situazione che potrebbe diventare incontrollabile, dal momento che ormai tutto è e sarà sempre più interconnesso».
Il settore della sicurezza e della sua gestione si sta, quindi, notevolmente complicando, e al carico degli attacchi si aggiungono le implicazioni legali a seguito della compliance al GDPR, che impone disponibilità dei dati e responsabilità personali nella loro gestione, con l’obbligo di comunicare qualsiasi forma di attacco.
Da SonicWall la University per una sicurezza a valore
Una situazione che certo non semplifica il compito dei tanti partner di SonicWall «Una rete di 400 partner attivi sul territorio italiano, distinti nelle varie categorie Registered, Silver, Gold e Platinum, sui quali stiamo puntando con una formazione puntuale sui vari aspetti della sicurezza, attraverso i più svariati strumenti, dai videotraining, a sessioni dal vivo. Una formazione costante che gestiamo attraverso la SonicWall University, necessaria proprio per il grado di difficoltà che sta assumendo la sfida che i nostri partner devono cogliere, in un ambito di mercato in continua e veloce evoluzione, per essere pronti a risolvere le esigenze dei clienti, alle quali ormai da tempo non si può più rispondere con prodotti “in box”, ma che deve tenere conto dello scenario complesso a cui si riferisce» specifica Fabrizio Cirillo, territory sales manager per l’Italia di SonicWall.
Partner variegati a copertura di PMI ed Enterprise
Una rete di partner a cui è delegata la totalità delle vendite del vendor e che nel nostro Paese è destinata a crescere, soprattutto a copertura del target dello small and medium business, tanto rappresentato nella nostra economia. Si tratta di operatori di diverse tipologie e dimensioni, che vanno dai grandi telco ai piccoli system integrator, tutti impegnati nella crescita del mercato SonicWall, sia sul fronte PMi sia su quello delle aziende enterprise, possibile anche grazie all’ampio portfolio di soluzioni proposte dal vendor, in grado di coprire i diversi target dimensionali di clienti.
Una strategia di go to market indiretta a cui partecipano attivamente i tre distributori autorizzati per l’Italia, da Alias, Attiva e Tech Data.
SonicWall: non solo firewall
L’ampia offerta a cui si accennava sopra è quella storica di SonicWall, l’azienda storicamente specializzata in soluzioni di firewalling che nel tempo, e nelle vicissitudini societarie di cui è stata protagonista negli ultimi anni (ci riferiamo all’acquisizione nel 2012 da parte di Dell e il successivo ritorno all’indipendenza nel 2016 – ndr) ha aggiornato e fatto evolvere la propria offerta in modo da coprire i vari aspetti della cybersecurity nel suo crescente complicarsi nel corso degli anni.
Il machine learning in soccorso all’analisi dei malware
«Con l’aumento degli attacchi, bisogna per forza ricorrere a degli automatismi di analisi, coinvolgendo le tecnologie di machine learning in gradi di analizzare e scannerizzare grandi quantità di dati in brevissimo tempo – commenta Luis Fisas, Director South Europe di SonicWall -. Un’evoluzione e arricchimento delle tecnologie tale che non può più far considerare SonicWall un vendor di firewall, ma lo connota sempre più come solution provider, in grado di integrarsi all’interno di soluzioni e progetti per la sicurezza più ampi. Certo il firewall rappresenta ancora gran parte della nostra offerta, ma questa, per forza di cose, si è dovuta ampliare integrando altri aspetti, in modo da garantire una sicurezza completa in linea con le esigenze del mercato».
Il perimetro, questo sconosciuto
Il panorama, infatti cambia velocemente. Dedicarsi unicamente al perimetro è importante ma ormai non basta più: gli utenti, i professionisti, i lavoratori, viaggiano portando con sé il proprio bagaglio di dati e non vogliono limiti e chiedono di essere connessi e di scambiare informazioni e documenti. In maniera sicura. «Il panorama, pertanto, si complica e noi dobbiamo dare una risposta: il perimetro ormai è sempre meno definito e il firewall non basta più» puntualizza Fisas.
Più fronti d’attacco minano i dati aziendali
Ritornando al Report di SonicWall, gli attacchi rilevati a livello Europa, infatti, arrivano da più fronti: quelli che sfruttano le Web App sono in crescita del 68%, i tentativi di intrusione salgono del 38%, come crescono del 23% gli attacchi malware, mentre calano del 40% i ransomware. Crescono gli attacchi IoT: nel 2018 si sono contati 32,7 milioni di attacchi in ambito IoT, in crescita del 217,5% rispetto all’anno precedente. Calano del 4,1% gli attacchi di phishing: 26 milioni di attacchi a livello worldwide nel 2018. Ma c’è poco da stare allegri. Un calo del volume del phishing è indice di un cambio di strategia del cybercrime, più orientato ad attacchi a valore, con tecniche più sofisticate e mirate.