Il fintech è una parola chiave dell’innovazione di questi ultimi anni, tanto che sul mercato sono presenti diverse startup e aziende che si rifanno a questa tematica. Che, come chiarisce la definizione degli Osservatori del Politecnico di Milano, fa riferimento a un qualunque utilizzo di strumenti digitali applicati in ambito finanziario. Avere a disposizione questo genere di servizi può essere molto utile a tutte le aziende, specialmente in un periodo come quello attuale, caratterizzato dalle difficoltà economiche post pandemia e dalla necessità di avere una visione dettagliata sul mercato e sulle proprie controparti. Chiaramente, dunque, la possibilità di fornire servizi fintech potrebbe essere un’opportunità per le tech company italiane, in particolare per quelle software house già attive nella proposizione di servizi contigui, come gestionali e fatturazione elettronica. Ma inventare dal nulla soluzioni Fintech è tutt’altro che semplice, anche per operatori esperti e navigati. Da alcuni anni un’alternativa è offerta da ITFinance, che sviluppa servizi Fintech rivolti a software house (ERP, intermediari di Fatturazione Elettronica, CRM…), che voglio essere da subito attive nel mondo dei servizi di credit risk management.
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Le opportunità del Fintech
Come racconta Giovanni Maria Martingano, amministratore di ITFinance, “Oggi c’è sempre un maggiore interesse delle software house verso i servizi fintech, perché offrono la possibilità di creare nuovo business e opportunità. Ma per offrirli ai propri clienti una software house dovrebbe strutturarsi e diventare un intermediario finanziario, caricandosi sulle spalle tutta una serie di problematiche, a partire dal delicato tema della compliance. ITFinance rappresenta un’eccezione, perché siamo una fintech con il DNA di una software house. Siamo così capaci di offrire tutto il mondo dei servizi fintech a partire dal monitoraggio del rischio, offrendo agli utenti sevizi di credit score, di recupero crediti e analisi commerciali in modalità full digital. Un altro punto importante è che non ci rivolgiamo al cliente finale, ma rendiamo questi servizi immediatamente fruibili soltanto alle software house. Che, una volta affiliatesi come partner IT Finance, possono integrare rapidamente nei propri software un certo numero di servizi fintech e iniziare rapidamente a fare business”.
Una formula Pay Per Use
Non solo: tali servizi sono offerti ai partner attraverso una formula pay per use. Che sono dunque tenuti a pagare una fee soltanto se questi vengono utilizzati dai clienti finali, senza necessità di sostenere ulteriori costi fissi. Le statistiche di utilizzo delle soluzioni IT Finance dimostrano però l’interesse dei clienti finali: i sistemi registrano quotidianamente 200-300mila interrogazioni, in particolare legate ricerca di informazioni sulla affidabilità delle aziende.
Una formula, insomma, che ha riscontrato un buon successo sul mercato nazionale, ottenendo l’adesione di 25 realtà, un numero superiore rispetto al target prefissato da ITFinance. Ma di che tipologia di partner stiamo parlando? “L’identikit è semplice: si tratta di aziende che offrono soluzioni di fatturazione elettronica, gestione della contabilità, gestionale, anche CRM. Tendenzialmente il nostro identikit di partner è una software house che cerca di investire su servizi nuovi con prodotti innovativi per battere la concorrenza. Non ci rivolgiamo, invece, ad aziende IT che per ragioni dimensionali sono troppo piccole per strutturare un’offerta così avanzata”.
Appuntamento il 16 giugno
I servizi Fintech di ITFinance a disposizione dei partner saranno ulteriormente arricchiti nel prossimo periodo: a settembre, grazie ad un’alleanza con il principale player nel mondo del factoring, le aziende partner potranno avere accesso a questi nuovi servizi per la gestione dei crediti commerciali. Inoltre, con l’obiettivo di rendere disponibili servizi di pagamento ITFinance punta a ottenere rapidamente il riconoscimento da Banca d’Italia come prestatore di servizi di pagamento. I servizi plug&Play di ITFinance saranno illustrati nel dettaglio il prossimo 16 giugno in uno speciale webinar interattivo, in programma a partire dalle ore 11. Per ulteriori informazioni e conoscere nel dettaglio il programma del webinar occorre andare su questa pagina.